Le ricerche sostengono che il 77% dei creator abbandona il proprio blog entro i 6 mesi dall’apertura. Le ragioni di ciò sono svariate: mancanza di motivazione, di passione, di tempo, pochi guadagni, ecc, ecc.
Le stesse ricerche, però, dimostrano che i primi risultati iniziano ad arrivare dopo 1 anno / 1 anno e mezzo di attività costante.
E in effetti, è impensabile ottenere riscontri dopo qualche mese dall’apertura di un blog: non avete ancora costruito una SEO strutturata, non siete ancora emersi sui social né avete ben chiaro chi è il vostro target e quale prodotto state vendendo. I primi mesi sono quelli in cui dovreste sperimentare, farvi un’idea, correggere e riprovare di nuovo.
In questa fase, è fondamentale non abbassare la guardia e procedere con costanza. La SEO non si costruisce da sola, così come non lo fanno le affiliazioni e la community affiatata che cliccherà sempre sui vostri contenuti.
Dovete creare un piano editoriale, un calendario editoriale e pubblicare i contenuti con grande frequenza.
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Specialmente all’inizio, dovete dedicare molto tempo al vostro progetto senza aspettarvi di vedere risultati.
Dovete portare a termine gli obiettivi quotidiani che vi siete prefissati e, allo stesso tempo, avere pazienza.
Nel corso degli anni, mi sono ritrovata ad aprire diversi blog e a curare progetti differenti.
Le cose sono andate sempre, più o meno, allo stesso modo: compravo un dominio, un hosting, installavo WordPress, iniziavo a pubblicare contenuti e dopo qualche settimana diminuivo il numero di pubblicazioni e terminavo per abbandonare il progetto.
Non potete immaginare come mi sentissi un totale fallimento. Dopo aver investito denaro (seppur poco) ed energie (quelle molte), il tutto si rivelava inutile.
O perlomeno questo è ciò che credevo io.
Oggi la penso diversamente.
Credo che anche quelle esperienze mi siano servite, perché mi hanno aiutata a capire a cosa io sia appassionata davvero e a cosa no.
Una delle mie più grandi passioni è il cinema e ne avevo aperto un blog. Con il tempo, probabilmente, nonostante sia rimasta una delle mie attività preferite quella di vedere film, ho capito che non mi piaceva scriverne.
Non c’è nulla di male nella scelta di non monetizzare una passione. Solo con il tempo e con l’accumulo di fallimenti avrei capito qual era la mia passione da monetizzare.
Ciò che voglio è raccontare la mia storia, parlare dei miei viaggi, della mia malattia mentale, di libertà e indipendenza, per trasmettere agli altri positività. Per far capire ad alcune categorie di giovani che, anche se si trovano in una condizione di svantaggio, possono monetizzare la loro passione, lavorare online e inseguire il proprio sogno di viaggiare, perché non servono tanti soldi per farlo.
E così, spinta da questo desiderio ardente, ho aperto il mio blog di viaggi e ho cominciato a essere costante in qualcosa. Non c’è giorno che non apra il mio blog e che non scriva qualcosa, perché per me non è affatto un lavoro, ma un’attività a cui dedicarmi nelle mie ore di svago.
Ho cominciato a pubblicare contenuti uno dietro l’altro senza fermarmi e i primi risultati dopo un po’ sono arrivati.
A volte mi chiedevo “quanto spesso dovrei pubblicare sul blog?“. La risposta sta nelle linee guida di seguito, che vi consiglio di salvare, perché vi aiuteranno a capire quale dovrebbe essere la vostra frequenza di pubblicazione sul sito web.
Quale è la giusta frequenza di pubblicazione sul blog
La frequenza di pubblicazione dei contenuti sul vostro blog dipende da diversi fattori.
Il primo di questi è la competitività della vostra nicchia.
1 – Competitività della nicchia
Il livello di competitività di un blog che parla di ricette è diverso da quello di uno specializzato sulle ricette estive della Puglia; quello di un blog che parla di viaggi è diverso da quello di uno incentrato sui viaggi low cost a piedi nel periodo di Pasqua, ecc, ecc.
Nel caso in cui la vostra fosse una nicchia altamente competitiva, potrebbe essere consono pubblicare spesso durante la settimana. C’è chi parla di almeno sei articoli lunghi e approfonditi.
Se, invece, la vostra è una nicchia poco competitiva, anche quattro articoli potrebbe essere sufficienti in una prima fase.
In ogni caso, la parola chiave si rivela essere sempre una: sperimentare.
Un altro fattore è che vi aiuterà a scovare la frequenza di pubblicazione giusta per voi è quello relativo alla dimensione del vostro settore e la frequenza di aggiornamento.
2 – Dimensione del settore
Le novità costanti introdotte nel settore della tecnologia, ad esempio, potrebbero portare ai creator di contenuti tech a dover scrivere, ad esempio, tre articoli al giorno. Un blog di psicologia, invece, potrebbe venire aggiornato con meno frequenza: potrebbero essere sufficienti anche un articolo alla settimana.
E poi c’è la volontà di imporvi come una presenza costante e creare una community fedele di lettori.
3 – Creare una community di valore
In quest’ultimo caso, può rivelarsi un’ottima strategia quella di scrivere un contenuto al giorno. In questo modo, gli utenti che vi seguono vi vedranno come una garanzia e sapranno che, tutte le volte che apriranno il vostro blog, troveranno un articolo nuovo.
Conclusioni
Non esiste la frequenza perfetta con cui pubblicare i vostri contenuti sul blog e non dovete seguire regole generali, perché ciò che vale per un sito web può non valere per un altro. Valutate bene qual è la vostra situazione, qual è la vostra nicchia, come reagisce la community e che tipo di articoli scrivete. Sarà allora che potrete capire quanto spesso dovete pubblicare sul blog per raggiungere determinati risultati.